sabato 27 giugno 2020

ARTICOLO: Controindicazioni Riflessologia

Una postilla molto interessante (e rassicurante per i più timorosi) è che il reflessologo, a patto che rispetti un paio di avvertenze basilari, non può fare danni, poiché stimolando i punti del piedi egli si limita ad attivare il naturale processo di autoguarigione del corpo, che fattori come lo stress, una patologia, i pensieri negativi, le tossine ambientali, un’alimentazione scorretta hanno bloccato. A cura di Elisabetta Torricelli specialista in Naturopatia, Aromaterapia, Nutrizione
http://magazine.paginemediche.it/it/366/dossier/medicina-alternativa-agopuntura-omeopatia-fitoterapia/detail_140116_reflessologia-plantare-non-solo-relax.aspx?c1=46

il massaggio

http://magazine.paginemediche.it/it/366/dossier/medicina-alternativa-agopuntura-omeopatia-fitoterapia/detail_140116_reflessologia-plantare-non-solo-relax.aspx? Che toccare, accarezzare, massaggiare i piedi sia fonte di innumerevoli, piacevoli sensazioni lo sapevamo già. Specie nella stagione calda, quando caviglie ed arti inferiori si gonfiano per le alte temperature, chi non ha mai goduto di un bel massaggio, anche se improvvisato da un partner tanto volonteroso quanto tecnicamente inesperto? Il risultato è sempre un’invidiabile sensazione di benessere. Ma solo pochi di noi sanno che il massaggio dei piedi ha anche un altro pregio: è potenzialmente terapeutico. E che a beneficiarne non sono solo i piedi. Anzi, in realtà i piedi sono quelli che soffrono di più. Cosa? Com’è possibile? I più scettici e i più “razionali” staranno già storcendo il naso. Sì, perché se si hanno calli e duroni non si va dal reflessologo, ma dal podologo o dall’estetista. E a una conferenza di Reflessologia non si chiede quali siano le scarpe più adatte per camminare (come è successo durante la mia prima conferenza). Il massaggio reflessologico non ha niente a che vedere con la cura del piede, bensì è uno strumento di portata molto più ampia, con un raggio d’azione che si estende a tutto l’organismo, e per questo può rivelarsi molto utile nella prevenzione, nel sostegno e nella cura di alcuni stati patologici o di disagio fisico e mentale.



ARTICOLO: Il trattamento

Una volta, un amico è scoppiato a ridere, saltando letteralmente sul lettino, quando ho iniziato il trattamento del punto che aiuta a regolarizzare il sonno. Un altro mi ha riferito una sensazione di “dolore dolce e stranamente intrigante” che partiva dal punto del surrene. Molte persone rimangono sorprese quando, durante il trattamento, avvertono dolore. In realtà è normale che molti punti facciano male, anche in individui sani. E attenzione, questo non deve allarmare, perché non vuol dire che ci sia una malattia. Il dolore indica molto più spesso una disarmonia, un disagio dell’organo a livello energetico, una leggera sofferenza che di solito è legata alle emozioni che per la psicosomatica e la medicina tradizionale cinese sono associate a quell’organo. Ad esempio, tensione e dolore in corrispondenza del punto del fegato rivelano una problematica legata alla rabbia. Se invece è il punto del diaframma a dolere, la persona è probabilmente in ansia, ha delle preoccupazioni per il futuro. In ogni caso, trattare il punto aiuta a sciogliere l’indurimento e a riportare l’equilibrio a livello emotivo. Ovviamente, il reflessologo modula l’intensità della manipolazione in base al dolore avvertito, che scompare sempre quando si smette di lavorare il punto. E ciò che subentra dopo è una sensazione di piacevole benessere, di rilascio della tensione, di leggerezza. a cura di Elisabetta Torricelli specialista in Naturopatia, Aromaterapia, Nutrizione
http://magazine.paginemediche.it/it/366/dossier/medicina-alternativa-agopuntura-omeopatia-fitoterapia/detail_140116_reflessologia-plantare-non-solo-relax.aspx?c1=46