venerdì 1 novembre 2019

La medicina Orientale

Per le medicine orientali e per alcune, illuminate correnti della medicina occidentale, il corpo fisico è percorso da canali energetici, che nella medicina tradizionale cinese sono chiamati “meridiani”.
Quando l’energia vitale (Qi) scorre in modo armonico nei meridiani, stiamo bene, ci sentiamo sani, vitali e pieni di energia.
Quando invece per qualsiasi motivo il flusso energetico viene ostruito, interrotto o bloccato, la disarmonia energetica si ripercuote rapidamente sul piano fisico, causando la malattia, ovviamente in gradi di intensità diversi.
Lavorando sui punti riflessi del piede si dà quell’input che è necessario per ristabilire il fluire armonico del Qi, sciogliendo gli eventuali blocchi.
In questo senso l’intervento reflessologico è olistico: perché coinvolge la persona nella sua totalità prima energetica e poi, di riflesso, fisica. E di conseguenza, poiché i tre aspetti sono collegati, anche animica.
Una postilla molto interessante (e rassicurante per i più timorosi) è che il reflessologo, a patto che rispetti un paio di avvertenze basilari, non può fare danni, poiché stimolando i punti del piedi egli si limita ad attivare il naturale processo di autoguarigione del corpo, che fattori come lo stress, una patologia, i pensieri negativi, le tossine ambientali, un’alimentazione scorretta hanno bloccato.
Il nostro organismo infatti è programmato per la salute e non solo è capace di autoguarirsi, ma è sempre, naturalmente ed istintivamente proteso verso lautoguarigione.http://magazine.paginemediche.it/it/366/dossier/medicina-alternativa-agopuntura-omeopatia-fitoterapia/detail_140116_reflessologia-plantare-non-solo-relax.aspx?c1=46